Impianti di Spegnimento ad Aerosol per Archivi e Sale CED

Impianti di Spegnimento ad Aerosol per Archivi e Sale CED

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DESCRIZIONE TECNICA:
1 Premessa:

Il prodotto estinguente è aerosol a base di Carbonato di Potassio in ordine alle indicazioni contenute nella lettera circolare del Ministero dell’Interno, servizi Antincendi; prot. N. 018/4101 del 2 Gennaio 1997; (relativamente all’uso di sostanze estinguenti “a basso impatto ambientale”) in accordo con le indicazioni contenute nella Norma internazionale N.F.P.A. 2001 edizione 1994/1996 in materia di agenti estinguenti puliti (clean agents) e con le bozze definitive CEN – Draft prEN 15276-1 e2 e ISO Draft 15779.2 attualmente in attesa di pubblicazione.

2 Prodotto Estinguente:

Il sistema di spegnimento ad aerosol è costituito essenzialmente da Carbonato di Potassio sotto forma solida a rapida espansione, che, attivato elettricamente mediante una reazione esotermica; passa in fase di sublimazione e successivamente in aerosol, altamente efficace ed efficiente. Tale compound è contenuto in contenitori in acciaio con griglia per l’espulsione in ambiente. Nel processo di trasformazione del combustibile solido in aerosol non dovranno fuoriuscire fiamme dai generatori né residui di compound ;che, a causa della mancata trasformazione in aerosol, vengano espulsi ancora in fase di sublimazione. Il rispetto di tale caratteristica risulta essenziale per il mantenimento dell’efficacia e dell’efficienza del prodotto estinguente.

L’aerosol prodotto combatte ed estingue il fuoco inibendo la reazione chimica della combustione a livello molecolare senza esaurire il contenuto d’ossigeno, senza usare metodi di soffocamento e raffreddamento, ma lasciando piena respirabilità e ottime condizioni di vivibilità. Alle concentrazioni di spegnimento considerate non risultano problemi di respirazione legati alla presenza di un particolato solido ultrafine nel volume protetto. Tali caratteristiche si possono evincere dalla letteratura esistente, dalla scheda di sicurezza del compound e da certificazioni di prodotto, come quella RINA, il cui standard prevede oltre a test di spegnimento in classe A e B, anche la misurazione del tenore di ossigeno che resta invariata al 20%. L’aerosol comprende microparticelle sospese in un gas inerte (azoto, anidride carbonica e vapore acqueo) con un rapporto estremamente alto tra la superficie esposta e la sua massa di reazione (riducendo pertanto la quantità di materiale attivo necessario per ottenere l’azione estinguente).

Le particelle di Carbonato di Potassio rimangono in sospensione per moltissimo tempo consentendo l’inertizzazione del volume protetto grazie al loro scorrere nelle naturali correnti di convenzioni presenti nella combustione, al loro fluire attorno agli ostacoli e alla capacità di distribuirsi in maniera uniforme nel volume, accrescendo pertanto l’efficacia dell’agente estinguente.

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3 Azione di spegnimento:

L’azione di spegnimento è di blocco dell’autocatalisi e si attua attraverso due azioni:

Azione Fisica

Consiste nella capacità del carbonato di potassio di attenuare l’energia della fiamma in virtù del processo di ionizzazione dello stesso in presenza del fuoco.

Azione Chimica

L’aerosol blocca i radicali liberi che alimentano la combustione, attraverso la formazione di radicali di potassio che legandosi con i radicali liberi formano un composto stabile con conseguente inibizione dell’incendio.

4 Procedura di spegnimento:

La procedura di spegnimento dovrà rispettare le fasi di seguito indicate:

1. All’attivazione dell’impianto di rivelazione incendi il prodotto estinguente, tramite adeguato comando in bassa tensione (12 – 24 V), dovrà produrre una reazione chimico/fisica in grado di espellere Aerosol costituito da Carbonato di potassio.

2. Tale aerosol dovrà determinare lo spegnimento dell’eventuale incendio o del focolaio segnalato, mantenendo una concentrazione che permetta di inertizzare l’ambiente protetto per un tempo di almeno 15/30 min.

In nessun caso dovranno essere previsti gas propellenti, bombole di contenimento e tubazioni metalliche di distribuzione.

5 Rapporto Quantità/Volume:

Il prodotto estinguente deve essere in grado di garantire quanto prescritto al punto precedente, mantenendo
una concentrazione minima di aerosol che rispetti quanto riportato nel calcolo dimensionale allegato alla
presente e nelle caratteristiche tecniche indicate dal produttore (munite di certificato di prova rilasciato da
autorità competente).

Requisiti essenziali e Procedure logiche

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6 Requisiti essenziali:

Il sistema di spegnimento dovrà rispettare i seguenti requisiti essenziali:
– Composizione dell’aerosol in %
Nitrato di Bario 20 %
Nitrato di potassio 27 %
Perclorato di potassio 23 %
Altro 24 %
Technological additives 6 %
– Durata della scarica 15-20 sec.
– Durata di inertizzazione 15/30 min.
– Tempo di Attivazione immediato
– Corrente di Attivazione 24 Vcc
– Assorbimento 0.7 A per 1 sec.
– Temperatura di utilizzo da – 60 a + 95° C
– Umidità fino al 98% U.R.
– A L T (Atmosferic Life Time) trascurabile
– O D P (Ozone Depletion Potential) 0
– G W P (Global Warming Potential) 0
– Classi di fuoco A, B, C, E.
– Granulometria da 0.5 a 4 micron

Oltre a quanto prescritto, l’aerosol di formazione deve rispondere alle seguenti caratteristiche:
– Conducibilità elettrica Paragonabile ad aria secca
– Corrosività nessuna
– Shock Termico nessuno
– Scariche elettrostatiche nessuna
– Fenomeni di Condensa nessuno
– Residui dopo l’estinzione trascurabili

7 Procedure logiche d’intervento:

Pur non presentando livelli di tossicità dannosi per l’uomo e per l’ambiente, come si evince dai certificati di tossicità del Dipartimento di Chimica dell’università “La Sapienza” di Roma e di analisi delle polveri del Dipartimento di Chimica dell’università di L’Aquila, l’uso del sistema estinguente ad aerosol deve avvenire nel rispetto di procedure che garantiscano la massima sicurezza. In particolare, in considerazione dell’effetto di opacità post scarica dovuta alla permanenza dell’estinguente
nell’ambiente, si devono mettere in atto tutte le misure di sicurezza per le persone e per una corretta gestione del sistema di rivelazione e spegnimento come descritto nei successivi paragrafi.

Sistema e apparecchiature

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8 Rilevazione incendi

L’impianto di rilevazione incendi deve essere del tipo a doppio consenso, per cui l’azionamento dell’impianto di spegnimento risulta subordinato all’intervento contemporaneo di 2 rilevatori ottici di fumo (o termici, o di fiamma) presenti in ambiente e collegati su loop diversi di rilevazione. L’intervento di un solo rilevatore, all’interno dell’ambiente protetto, deve determinare l’attivazione di pannelli ottico/acustici interni che segnalino uno stato di “Preallarme di Estinzione”.
Questa condizione, sottoposta a temporizzazione, dovrà permettere l’evacuazione dell’eventuale personale presente in ambiente ed una ricognizione del personale addetto alla sicurezza.
L’intervento di un secondo rilevatore, collegato su altro loop, dovrà attivare le procedure di spegnimento.

9 Sistema di attivazione

L’attivazione dell’impianto automatico di spegnimento è realizzata attraverso l’utilizzo di schede a microprocessore per la gestione delle unità di spegnimento. Queste unità sequenziatori gestiscono l’attivazione fino a 8 generatori ad aerosol, ed oltre ad attivare le procedure di spegnimento provvedono a fornire tutte le segnalazioni relative agli otto canali di spegnimento
a cui si riferiscono. Tali unità si interfacciano con qualsiasi generico modulo di spegnimento che gestisce l’attivazione di una
singola zona.

10 Apparecchiature Accessorie

All’esterno di ogni locale protetto deve essere installato un ulteriore pannello ottico/acustico che segnali lo stato di “Spegnimento in corso Vietato Entrare”. Devono inoltre essere installati, in posizione accessibile e ben visibili, un pulsante a rottura di vetro per l’attivazione manuale ed un pulsante a rottura di vetro per l’interdizione dello spegnimento con presenza di
personale all’interno dei locali protetti.

Erogatori ad aerosol

  • Erogatore ad aerosol 2000 g
  • Massa estinguente: 2000 g
  • 24V, assorbimento 0,7 A mediante
  • termocorda a 170 °C
  • Peso netto: 2000 g
  • Peso lordo: 15000 g
  • Dim. lungh.: 312x314x157 mm.
  • q factor: 25 gr/mc.
  • Vie di erogazione: 2
  • Raggio di azione: 4 m
  • Classe di fuoco: A, B, C
  • Mod. FPa 2000

 

Erogatore ad aerosol 1000 g

  • Massa estinguente: 1000 g
  • Attivazione: elettrica 24V,
  • assorbimento 0,7 A mediante
  • termocorda a 170 °C
  • Peso netto: 1000 g
  • Peso lordo: 9000 g
  • Dim. lungh.: 312x159x157 mm.
  • q factor: 25 gr/mc.
  • Vie di erogazione: 2
  • Raggio di azione: 4 m
  • Classe di fuoco: A, B, C
  • od. FPa 1000

Erogatore ad aerosol 500 g

  • (modelli analoghi con peso di
  • 20 g, 50 g, 100 g e 200 g)
  • Massa estinguente: 500 g
  • 24V, assorbimento 0,7 A mediante
  • termocorda a 170 °C
  • Peso netto: 500 g
  • Peso lordo: 3600 g
  • Dim. lungh.: 252 mm.
  • Dim. diam.: 101 mm
  • q factor: 40 gr/mc.
  • Vie di erogazione: 1
  • Raggio di azione: 4 m
  • Classe di fuoco: A, B, C
  • Mod. FPa 500

Erogatore ad aerosol 18 g

  • Massa estinguente: 18 g
  • Attivazione: elettrica 24V,
  • assorbimento 0,7 A mediante
  • termocorda a 170 °C
  • Peso netto: 18 g
  • Peso lordo: 136 g
  • Dim. lungh.: 35 mm
  • Dim. diam.: 65 mm
  • q factor: 40 gr/mc.
  • Vie di erogazione: radiale
  • Raggio di azione: 0.5 m
  • Classe di fuoco: A, B, C
  • Mod. FPa 500
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Scheda di gestione unità di spegnimento aerosol ad 8 linee controllatev Mod. SEQ 8nt

Installazione e collaudo impianto ad aerosol

L’installazione e collaudo degli erogatori ad aerosol è assai semplificata e consiste nella posa delle tubazioni e dei cavi di collegamento degli erogatori, nel montaggio degli erogatori (a parete o a soffitto) e il relativo collegamento alla scheda di comando SEQ 8. Ciò consente di evitare la posa delle tubazioni di erogazione, il montaggio del gruppo bombole e il collegamento di tutta la strumentazione di controllo (pressostati, misuratori di peso, ecc.) tipici degli impianti di spegnimento a gas.